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Biografia ecocompatibile

Ugo Gangheri nasce a Napoli il 28 ottobre 1958. Fortemente ispirato dall’ascolto della musica da Jimi Hendrix, Led Zeppelin ,a quindici anni, grazie ad un regalo di un amico, Gangheri comincia a strimpellare la sua prima chitarra, iniziando ad avvicinarsi in maniera più intima e diretta alla musica. Negli anni della sua formazione artistica, diversi sono stati i suoi riferimenti musicali: dalle ballate di Bob Dylan a quelle di Cat Stevens, dal progressive inglese degli anni ’70 alla musica etnica, dai grandi cantautori italiani alla genialità di Robert Wyatt e di Frank Zappa, l’immensa bravura di Nick Drake e di Joni Mitchell, l’originalità di Elvis Costello e la delicatezza di Michael Franks, la ribellione di Joe Strummer ed i suoi The Clash e la solare melanconia dei cantautori brasiliani, le musica del mondo . Una ricerca, come ama definire lo stesso Gangheri, che gli ha permesso da autodidatta di studiare e di andare avanti nel suo percorso di scrittura, grazie all’ascolto di centinaia di dischi di cui si è nutrito ieri e continuando a farlo oggi.

La musica per Ugo Gangheri rappresenta un progetto di vita scelto con naturalezza, attraverso un richiamo d’istinto e di passione come quando si incontra una amante per quel “caso” che a volte esiste e altre volte no, e con la quale trovarsi a crescere, soffrire, gioire, arrabbiarsi, incancrenire, osare,sognare. Un rapporto senza raccontarsi fronzoli, bugie, o scuse. Un patto di fedeltà e sincerità dove lasciare fuori il brutto e l’amaro di questa vita che, in sostanza ci appartiene ma, per chi ha il privilegio di “giocare” con le note e le parole, cerca sempre il modo di creare un’isola, un’alcova, dove tutto sembra possibile.

La sua carriera prende il via negli anni ’80, collaborando a lungo con Nino Buonocore, ricevendo molti riconoscimenti e partecipando a diverse rassegne e festival, tra questi la prima e la seconda edizione di “Ombra festival”, “Roma e i cantautori”, “Mantra festival”, “Cantautori festival” e tantissimi altri. Nel 1993 è finalista nella rassegna “Roma ed i giovani cantautori” e nello stesso anno partecipa alla prima edizione di “Ombra festival” vincendo il premio della critica. Nel 1994 viene premiato dalla critica alla seconda edizione di “Ombra festival” e al “Festival della canzone d’autore” di Mantra.

Teatro. Gli anni ‘90 rappresentano per Ugo Gangheri anche l’inizio di un percorso artistico a teatro, affiancando Peppe Barra, Patrizio Trampetti, Olcese e Margiotta, Antonio Petrocelli, Stefano Sarcinelli, Gioele Dix, Sergio Friscia fino ad arrivare a Giobbe Covatta, con il quale stabilisce un reciproco rapporto, di lavoro, di stima ed affetto, che tutt’oggi continua. Nel 1997 fa da supporto ai concerti di Patrizio Trampetti, mentre l’anno seguente entra a far parte della Zezasky Orchestra all’interno dello spettacolo teatrale “La ballata di Donna Lucrezia” di e con Peppe Barra e Patrizio Trampetti. Tra il 1998 e il 1999 compone le musiche dello spettacolo “Recital” di e con Giobbe Covatta, insieme a Patrizio Trampetti.

Tra il 1999 e il 2000 scrive insieme ai Nomadia le musiche per "Dio li fa e poi li accoppa" di e con Giobbe Covatta e Mario Porfito.  Nel 2000 realizza la sigla della ripresa televisiva di “Siamo due spermatozoi” di e con Adolfo Margiotta e Massimo Olcese per la regia di Massimo Martelli. Tra il 2000 e il 2001 si dedica alle musiche scritte ed eseguite dal vivo per "Dio li fa...III millennio" di e con Giobbe Covatta e con Fulvio Falzarano e Gianni Cinelli. Tra il 2001 e il 2002 insieme ai Nomadia realizza i brani per lo spettacolo "Double Act" di e con Giobbe Covatta e con Emanuela Grimalda, per la regia di Marco Mattolini. Tra il 2003 e il 2004 scrive per lo spettacolo "Corsi e Ricorsi...ma non arrivai" di e con Giobbe Covatta. Tra il 2004 e il 2005 scrive pezzi per "Corsi e Ricorsi" di e con Giobbe Covatta. Sempre nel 2005 si dedica alle musiche scritte ed eseguite dal vivo per lo spettacolo teatrale "La specialità di non Essere Nessuno" di e con Stefano Sarcinelli. Tra il 2005 e il 2006 lavora ai brani di “Varichina e Melanina” di e con Giobbe Covatta, mentre nel 2006 si dedica a quelli per lo spettacolo teatrale "In...condizionatamente" di e con Sergio Friscia. Tra il 2006 e il 228 si dedica alla composizione delle musiche scritte ed eseguite dal vivo con i Nomadia di “Seven”, lo show di Giobbe Covatta e Paola Catella. Nel 2008 lavora alle sonorizzazioni  di “Gli Invisibili” di Craig Wright (uno degli autori di LOST) per la regia di Kiara Pipino. Parte del 2010 lo dedica a creare nuove melodie per delle produzioni video di Giobbe Covatta. Sempre per Covatta, nel 2014, si dedica alle musiche per lo spettacolo “6Gradi”, mentre nel 2015 suona con Antonio de Carmine Principe nello spettacolo “Tuoni e Suoni da Nord a Sud” con Enzo Iacchetti. Nello stesso anno collabora con Principe&SocioM in “Affabulescion” di e con Stefano Sarcinelli. Nel 2016 si dedica alla composizione delle musiche di scena  per “Matti Da Slegare” con Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta per la regia di Gioele Dix. Nel 2017 oltre a riprendere il tour con “Matti da slegare”, si occupa anche accompagnare musicalmente lo spettacolo “Ancora” di Stefano Sarcinelli e Francesco Paolantoni e scrivere musiche per “La Divina Commediola” di Giobbe Covatta.

Cinema e Televisione. La musica di Ugo Gangheri ha messo radici non solo al teatro, ma anche al cinema e in televisione.  Nel 1999 scrive le musiche del film “Welcome Albania” un’opera prima fermata dopo 52min di girato. Nel 2005 collabora insieme a Nomadia per la colonna sonora del documentario "Bimbi Neri Notti Bianche" di Giobbe Covatta e Paola Catella con Giobbe Covatta regia di Giulio Manfredonia, un film che riceve il premio EIUC alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Nel 2004 compone la colonna sonora di un altro documentario dal titolo "Sono Stato Negro Pure Io" di Giobbe Covatta e Paola Catella regia di Giulio Manfredonia.

Nel 2000 lavora come musicista nel programma “Vacanze” di e con Enrico Lucci in onda su Italia1. Nel 2004 realizza la sigla della trasmissione televisiva in onda su Raitre “People” di Gualtiero Peirce. Nell’anno 2006, insieme ai Nomadia, si dedica a realizzare musiche e sottofondi del format televisivo "Vela Spiego Io" di Franco Angeli su Sailing Channel, mentre nel 2001 crea le sigle per dei videomessaggi realizzati da Giobbe Covatta a favore di Amref in onda su Striscia La Notizia.

 

I Nomadia. Nomadia nasce come una sigla che racchiude una visione della vita, un vero e proprio manifesto che negli anni ha cambiato diverse volte la sua formazione. «Nomadia è l’affermazione dinamica di un percorso interiore, è l’interazione che collega i portatori di pace delle coscienze collettive, è accettazione delle diversità in comunione con il tutt’uno. Attraverso la rielaborazione delle esperienze vissute e condivise senza confini, viene fuori la cultura di appartenenza alla razza umana, nomadi alla larga dei luoghi in cui stagnano le certezze effimere, le facciate modaiole, gli stereotipi massificanti, le chimere consumistiche, gli indottrinamenti culturali. Nomadia è lasciare libero il cuore di andare dove vuole, attraversando la giungla dell’irrequietezza interiore, fiutando e cercando il sentiero di pace che diventa cammino comune di tutti noi esseri viventi e che porta ad un non-luogo comune dove soffia vento per nessuna bandiera. Passi compiuti sulle note dell’amore e della sua musa musica». (Ugo Gangheri).

Attualmente i Nomadia sono composti da Roberto Trenca, Carleto Di Gennaro, Michele Signore, Pasquale Ziccardi e Antonella Monetti. 

Roberto Trenca: Chitarrista, polistrumentista, compositore e arrangiatore ha studiato chitarra classica dedicandosi da sempre allo studio dei ritmi e delle sonorità dell’America Latina. Ha collaborato e collabora parallelamente con artisti italiani e internazionali (Isabel Parra, Inti Illimani, Tony Cercola, Marcello Vitale etc…). Contemporaneamente lavora come rappresentante in Italia della Fundaciòn Violeta Parra con istituti internazionali, ambasciate e conservatori. Dal 2006 è chitarrista, arrangiatore e produttore della cantautrice cilena Isabel Parra. Nel 2015 ha vinto il premio Apes in Cile, nella sezione musica, come miglior interprete straniero della musica Latinoamericana.

Carletto Di Gennaro: Diplomato all'Accademia delle Belle Arti di Napoli, dagli anni '80 è attivo come batterista sulla scena napoletana musicale. Collaborazioni: Andreasbanda (vincitore della VI edizione di Musicultura), Horacio Duran, Graham Lewis (Wire), Fausto Cigliano, Gianni Lamagna, Michele Signore e Pasquale Ziccardi (NCCP), Principe e Socio M, Ugo Gangheri, Stefano Sarcinelli, Francesco Paolantoni. Dal 2005 gestisce lo studio di registrazione Kammermuzak, importante punto di riferimento dei musicisti napoletani.

Michele Signore e Pasquale Ziccardi: sono tra i musicisti live e di sala più richiesti dalla scena musicale napoletana. Il primo anche come produttore artistico ed il secondo anche come autore di canzoni (Mina su tutti). Entrambi fanno parte da oltre vent’anni della “Nuova Compagnia di Canto Popolare”, il gruppo musicale napoletano che meglio ha saputo coniugare attraverso l’attenta ricerca musicale e gli studi filologici, l’essenza della definizione “musica etnica”, riuscendo a tenere assieme l’antico con il moderno. Sia Michele Signore che Pasquale Ziccardi hanno suonato in tantissimi dischi di artisti nazionali.
Antonella Monetti: In arte Dolores Melodia è diplomata al conservatorio di Napoli. La channsonier per eccellenza gira il mondo con la sua fisarmonica e il repertorio di Viviani in tasca.

 

Discografia. Il 2009 è l’anno dell’esordio discografico. Nel mese di maggio esce l’album “Ccà nun ce stanno liune” (ed. CNI) con il contributo artistico di Giobbe Covatta, Roy Paci, Patrizio Trampetti, Nino Buonocore, Kaballà, Andrea Pesce dei Tiromancino e il contributo economico di Teatro Augusteo di Napoli, Sosia&Pistoia Management, Rossopomodoro, Attilio de Razza di ADR spettacoli, Rino Testa. Il missaggio del disco è stato realizzato grazie a Luciano Ligabue.  Il ricavato dell’intero progetto è stato destinati ad Amref, a sostegno del progetto “Children In Need Program”. Tracklist: “L’addore do pane”, “Chiappariello”, “Terrasacra”, “Luna ‘e Marzo”, “Vatte” e “Niro” di cui è stato realizzato anche il video visibile al seguente link: https://youtu.be/1LzYcWm8mPE.

 

Nel settembre del 2012 esce il secondo progetto discografico contenente due dischi, dal titolo “L'Ammore e L'Arraggìa” (ed.CNI e ed. Record Me), con il contributo artistico di Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Francesco Paolantoni, Stefano Sarcinelli, Nino Buonocore, Kaballà, Erriquez della BandaBardò, M’Barka Ben Taleb, Ginger Brew, Stefano Disegni, Principe e SocioM, Edoardo de Angelis. Il contributo economico è stato sostenuto Fondazione “Alessandro Pavesi” di Napoli, Sosia&Pistoia Management, Augustea Holding. Il ricavato del secondo lavoro discografico di Gangheri è stato devoluto al progetto comune tra Amref ed Amnesty International sulla tutela e la salute delle donne dei paesi sottosviluppati.

Il progetto comprende due album:

Tracklist (Disco 1): “L'Ammore e L'Arraggia” (il video visibile al seguente link: https://youtu.be/P2H7baZEvU0) “Simme City”, “Capajanca”, “Me Manca”, “Diciassette”, “Femmene do Munno” (il video visibile al seguente link: https://youtu.be/EFEyp1Earz8), “Bellabè”, “Litania”.
(Disco2): “Madonna d'oro”, “Palummella”, “All'antica”, “Pe ll'aria”, “Contrabbandiera”, “Sulo”, e “Turnè”.

 

Nel febbraio 2017 esce il cd “‘A Via d’’o Tiempo-timestreet”

per la Graf music, con il contributo artistico di Erriquez della BandaBardò, Enzo Iacchetti, Brunella Selo, Principe e SocioM, coro dei bambini del GOF di Timboni (Kenia). I ricavati delle vendite sono destinati al centro GOF di Timboni Watamu in Kenia. La produzione artistica è a cura di Michele Signore.

Tre lavori discografici a sostegno dei più deboli. Un impegno umanitario che Ugo Gangheri ha ereditato dal suo amico e collega Giobbe Covatta, con il quale si impegna a fornire aiuti concreti ai popoli bisognosi di risorse primarie.  L’ultimo album “‘A Via d’’o Tiempo-timestreet” ha raccolto circa 4000 mila euro che sono stati spediti a Mama Sussie, titolare di una casa di accoglienza per bambini nell’entroterra di Malindi, città del Kenya.
Tracklist: “Mbarate”, “‘O Sole e ‘a Luna”, “So parole”, “Stelle Antiche”, “Ll’anema”, “Ll’appuntamento cu ‘e nnuvole”, “‘E scie”, “‘E vvote penzo”, “‘O mbriaco”, “Puortame”, “‘A via d’ ‘o tiempo – timestreet”.

 

Dicono di lui:

“Ugo non ama definirsi artista, è una parola che non gli somiglia, troppo effimera per i suoi gusti, lui ama definirsi artigiano... un artigiano della musica. Taglia, intaglia, cesella melodie, forgia e foggia testi meravigliosi sempre guidato da una Luce che lo rende quello che è, niente di più: un uomo, un cantautore dotato di una grande generosità creativa basata sulla ricettività.”

(Daniela Chionna di Musica10')

 

“La poesia e l’impegno sociale, i suoni delle tradizioni più diverse che si legano attraverso la voce calda e confortevole di Ugo, una casa dopo tanti viaggi.”

(Francesco di Maso de Il Brigante)

 

“Nel disco di Gangheri, sapientemente arrangiato da Salvatore Leggieri, si riscoprono valori e sentimenti un po' offuscati dalla frenesia del nostro tempo. L'ammore e L'arraggia un disco itinerante, e se variegata risulta la matrice che compone l'album lodevole, infine, resta la decisione di devolvere il ricavato delle vendite a Amref e Amnesty International.”

(Gianfranco Tirelli del Il Roma)

 

“Ugo Gangheri ... un musicista, un artista un uomo ... che dopo averlo incontrato ed intervistato magistralmente, ti cambia gli standard della comunicazione e della cultura ... io non dovrei espormi ... perché non fa parte del mio ruolo ... ma dopo aver vissuto un pomeriggio in studio ed una piacevolissima serata con lui, ti rendi conto che tutto ciò che ci circonda diventa più piccolo ma anche più comprensibile.”

(Joe Black Production indie label)

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